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I RICORDI DI ZIA RITA

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Ho deciso di intervistare la zia di mio papà; si chiama Rita Malinverno, ha 79 anni, il suo titolo di studio è la V elementare e nella vita ha aiutato suo marito nella conduzione della loro azienda zootecnica ed agricola. La zia Rita si è sposata a 22 anni, ha avuto un maschio che è diventato frate ma è comunque circondata da 6 nipoti. Nel tempo libero il suo hobby è il giardinaggio, infatti coltiva diversi tipi di fiori e la sua più grande passione è la musica lirica e quando può va volentieri a teatro e all’Arena di Verona a vedere le rappresentazioni delle diverse opere.

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Anni di scuola primaria frequentati e periodo di frequenza 

“Ha frequentato i 5 anni della scuola elementare dal 1948 al 1953.”

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Nome della maestra

“Silvia Piccinelli.”

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Numero approssimativo di alunni per classe.

“23 bambini.”

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Clima, atmosfera che si respirava in classe

“Il clima in classe non era molto divertente, anzi, la paura e la soggezione per la nostra maestra molto severa ci rendeva poco sereni".

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Rapporto con i compagni.

“Il rapporto tra i compagni era abbastanza tranquillo anche se c’erano diverse classi sociali. Rosa, l'amica del cuore, era la più brava, aveva un bel carattere infatti aiutava sempre chi era in difficoltà cercando di non farsi vedere dalla maestra. Oggi ripenso a lei con un bel ricordo.”

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Rapporto con l’insegnante

“Il rapporto con l’insegnante non era molto facile perché venivo da una famiglia abbastanza umile ed avevo molta paura della maestra.”

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Lezioni, programmi, compiti, richieste da parte della scuola verso gli alunni

“La scuola ti insegnava le cose principali come leggere, scrivere e imparare a fare i calcoli ma a casa faticavo a svolgere i compiti perché i miei genitori non riuscivano a seguirla ed ad aiutarmi. E a volte chi veniva a scuola con i compiti non fatti veniva sgridato".

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Edificio scolastico: forma, dimensioni, collocazione. Mezzo utilizzato per raggiungerlo

“L’edificio scolastico è ancora quello di una volta che possiamo trovare in via Umberto I, abbastanza grande con diverse aule che a quei tempi erano più affollate di oggi e nel corso degli anni è stato restaurato più volte. Una grande differenza che possiamo trovare  è il cortile dove una volta c’erano diverse piante. Io andavo a scuola a piedi con i miei amici".

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Tempo dedicato allo studio ed ai compiti ogni giorno

“Il tempo che potevo dedicare ai compiti non era molto, perché dovevo aiutare mio papà nei campi; avevo perso la mammà quando ero ancora una bambina.”

 

Modalità di svolgimento dell’intervallo, giochi praticati, tempo dedicato alla ricreazione

“Il momento più bello della giornata è la ricreazione che durava 15-20 minuti e tempo era bello si usciva in giardino invece se era brutto si stava dentro e si giocava a nascondino o acchiapparella.”

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Episodi divertenti che ricordi volentieri.

“Un episodio che ricorderò sempre volentieri è quando ci siamo esibiti cantando di fronte alla scuola, in occasione del 4 Novembre”

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Episodi tristi, violenti, spiacevoli

“Un episodio triste e molto spiacevole è invece stato quando la maestra nel rimproverare il mio compagno Franco gli tirò così forte l’orecchio da farlo sanguinare. Un altro episodio triste è stata l’alluvione del Polesine, infatti le scuole avevano deciso di fare una colletta e ogni bambino doveva portare la cifra che poteva donare.”

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Idea della scuola avuta da bambina mentre frequentava ed idea della scuola che hai ora pensarci

“Ai miei tempi c’era molta differenza tra i ricchi e i poveri, infatti i ragazzi che venivano a scuola senza compiti venivano puniti a volte con bacchettate sulle mani o sulle ginocchia. Il mio ricordo della scuola non è felice, anzi, sono stati anni molto difficili e a volte crudeli.”

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Impressioni sulla scuola di oggi

"Oggi le maestre sono più dolci e soprattutto disponibili anche con chi fa più fatica. Sarei stata curiosa di vedere come avrei imparato a usare il computer e parlare una lingua straniera"

 

Infatti a volte quando ci lamentiamo per i compiti ci ricorda sempre che siamo fortunati a essere nati in questo periodo.

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Angelo Anghinoni

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