top of page

QUANDO LA FINZIONE UCCIDE

Quando l’arte mette a rischio la vita

Abbiamo visto svariate volte infortuni mentre si lavora: sono situazioni terribili, che non
dovrebbero mai accadere. Ti svegli al mattino, fai le cose di sempre, saluti i tuoi cari e dici “ci vediamo più tardi” o “ci vediamo stasera” come tutti i giorni. Ma è l’ultima volta che lo dirai. Come Luana, caso che mi ha colpito moltissimo perché la ragazza era molto giovane e madre di un bimbo di cinque anni, che è morta a 22 anni in un’azienda tessile mentre lavorava ad un orditoio rimanendo intrappolata nel macchinario. Si è poi scoperto che la macchina era stata manomessa. La manomissione probabilmente era dovuta sia a motivi di incuria sia per aumentare la produttività dell’8%. È di questi giorni invece la notizia di un’altra morte sul lavoro ma sul set di un film, in New Mexico. Il 21 Ottobre infatti, verso le 14 ora locale un attore famoso, Alec Baldwin di
63 anni ha ucciso accidentalmente con un’arma di scena che doveva essere caricata a salve, la direttrice della fotografia Halyna Hutchins che è morta sul colpo e ha ferito, ma per fortuna solo superficialmente, il 48enne regista Joel Souza. Mi sono chiesta come sia stato possibile che questo accadesse. E non è la prima volta. Infatti durante le riprese del film The crow è avvenuto un altro incidente che ha portato alla morte di Brandon Bruce Lee. Questo è avvenuto nel marzo del 1993.
Anche in questo caso la morte è stata causata da un’arma caricata erroneamente con proiettili veri. Come però nel caso di Luana, anche in questo l’incidente è avvenuto per incuria, perché chi doveva controllare le armi non ha svolto il suo lavoro in modo adeguato ma in modo superficiale. Perché accade questo? Non si rendono conto che in questo modo giocano con la vita delle persone? Purtroppo gli incidenti non prevedibili accadono spesso e non si può fare nulla ma quando invece fai qualcosa in modo deliberato come manomettere un macchinario pericoloso o non verificare se un’arma è sicura o meno, e sei stato assunto proprio per quello, allora ritengo che ci sia una responsabilità effettiva e chi commette queste azioni dovrebbe essere punito. Come
fai a spiegare ad un bambino di cinque anni che la sua mamma non tornerà più perché è morta mentre stava lavorando in un’azienda tessile? Non era un militare partito per una guerra così come non lo era la direttrice della fotografia del film The Rust e nemmeno Brandon Lee.

Mentre scrivevo questo articolo ho fatto qualche ricerca rispetto alle morti sui set cinematografici e mi sono accorta che sono molte di più di quelle che mi aspettavo, molto spesso purtroppo per tragiche scelte dei registi che, per cercare di rendere alcune scene troppo realistiche, non si sono curati della sicurezza dei loro artisti e dei loro collaboratori (per esempio Top Gun, Batman Il cavaliere oscuro, The Jumper, Twilight Zone). Non credo e soprattutto non so se l’incidente accaduto ad Alec Baldwin sia dovuto a ciò o solo a grave sciatteria nella preparazione delle scene ma ritengo assurdo privilegiare il risultato del prodotto (e il guadagno che ne consegue) su ogni
tipo di precauzione.

​

Asia Penci

fbftssrtb.jpg
bottom of page