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UNA SCUOLA DURA CON GLI ULTIMI

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1. Qual è il tuo nome?
Il mio nome è Milly Lazzarini.
2. Quanti anni hai?
Ho 78 anni
3. Qual è la tua professione lavorativa?
Sono farmacista.
4. Come è composta la tua famiglia?
Ho due  figli, Matteo e Alessia, e una nipote, Camilla. 
5. Quali sono le tue passioni nel tempo libero?
Le mie attività preferite sono la pittura, i decoupages, il lavoro a maglia e ad uncinetto.
6. In quali anni hai frequentato la scuola primaria e per quanto tempo?
L’ho frequentata dal 1948 al 1953, quindi 5 anni.
7. Qual è il nome della maestra che avevi?
Il nome della maestra era Gemma Mussini. C’erano poi anche supplenti di cui non mi ricordo il nome.
8. Quanti eravate per classe più o meno?
Eravamo circa 20 femmine.
9. Che atmosfera c’era in classe?
L’atmosfera era rigida, ansiosa e severa, non confidenziale.
10. Che rapporto avevi con i compagni?
Il rapporto con i miei compagni era civile e non confidenziale. Avevo un’amica del cuore con la quale giocavo dopo aver fatto i compiti.
11. Che rapporti avevi con l’insegnante?
Il rapporto con la maestra non era confidenziale. Lei faceva notare la differenza economica di alcuni bambini.
12. Vi assegnavano tanti compiti da fare a casa?
No, i compiti non erano molto impegnativi
13. Con cosa raggiungevi l’edificio scolastico?
Andavo a scuola a piedi, essendo molto vicina.
14. In quale edificio scolastico andavi per raggiungere la scuola primaria?
L’edificio utilizzato era l’attuale scuola media. I banchi erano di legno scheggiato a 3 posti con calamaio che il bidello riempiva di inchiostro da un alambicco. Di conseguenza le mani erano sempre sporche. Usavamo sempre penne con pennino di varie forme. Gli astucci erano o di legno con coperchio scorrevole, raramente di pelle, i più fatti di tessuto compatto con cerniera. Non esistevano gli zaini, le cartelle
erano tutte della stessa forma; o di cartone compresso o rivestite di uno strato di pelle scadente. I quaderni avevano tutti la copertina nera ed era obbligatorio utilizzare le calze nella stagione dell’estate.
15. Quanto richiedeva fare i compiti?
Io ci impiegavo 2 ore circa. Andavo a scuola 4 ore al giorno compreso il sabato, senza rientri pomeridiani.
16. Come si svolgeva la ricreazione, quali giochi praticavi?
Noi femmine eravamo molto timide, quindi non giocavamo, stavamo ferme mezz’ora. I maschi invece correvano sfrenatamente per tutto il giardino
17. Ti ricordi qualche episodio divertente?
Mi ricordo uno scherzo che i maschi mi avevano fatto il giorno di pesce di aprile? Mi hanno attaccato sulla schiena un pesce di aprile e mi avevano presa in giro davanti alla maestra.
18. Ti ricordi un episodio triste?
Mi ricordo una mia compagna in difficoltà economica, con vestiti rovinati. Un giorno è stata accusata di avere i pidocchi e quindi è stata messa dietro la lavagna 
19. Che idea hai sulla scuola che hai frequentato?
Per me nella scuola di tanto tempo fa si imparavano pochi argomenti ma trattati molto a fondo. Si facevano molti riassunti e dettati. Nella scuola del passato si svolgeva assolutamente il mio dovere poi il divertimento. C’era, però, un rapporto più freddo con gli insegnanti ed anche i compagni. Nessuno si preoccupava di ragazzi in difficoltà e non c’era supporto
20. Che impressioni hai sulla scuola di oggi?
Gli argomenti sono trattati con strumenti di aiuto alle lezioni molto più interattivi, mentre nella scuola del passato gli argomenti erano trattati in modo tradizionale. 


                                                                                                                                 Giacomo e Niccolò Tarana







 

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