top of page

L'ELEGANZA DEL SALICE

 Pensando all'albero che meglio mi rappresenta, io ho scelto di essere il salice piangente perché mi rivedo in esso. La cosa che mi colpisce ogni volta che lo guardo sono i rami che al primo impatto sembrano deboli ma poi dimostrano una forza che li contraddistingue. Sembrano fragili perché sono tutti rivolti verso il basso ma quando ho tentato di salirci per la prima volta non si sono rotti. La loro bellezza mi fa rimanere sempre a bocca aperta. Quando vedo il salice piangente noto i suoi cambiamenti. E’ evidente il passare della stagione per il salice che presenta un cambiamento enorme: da folto e splendente in estate a spoglio e triste in inverno. I rami che in estate sembrano più massicci in inverno sono più sottili. Io mi sento come lui quando incontro delle difficoltà. Di fronte ad una verifica o un compito difficile mi “ trasformo” in esso: abbasso la testa e mi sento vuoto, spoglio dentro, mi sudano le mani. Quest’ ansia però la trasformo in un punto di forza che mi cambia, mi fa sentire in un modo diverso. Ecco come affronto le prove. L’ ansia è il tronco massiccio del mio albero, una forza aggiunta. Io sono molto timido ma sto cercando di migliorare. Anche il salice è un albero timido, solo; ma io non sono solo: ho mio fratello e i miei amici. In questi tempi sono più socievole con tutti. Io non sono molto forte ma debole come le foglie del salice. Riesco a superare ogni difficoltà, però, a volte, devo impegnarmi di più. Il salice piangente, nonostante abbia rami cadenti riesce a raggiungere altezze importanti come vorrei fare io. Il mio sogno infatti è raggiungere l’eccellenza, non solo a scuola ma in qualsiasi attività o lavoro come giocare ad alti livelli nello sport del calcio.
Per me l’eccellenza è anche avere rapporti di amicizie forti: questo mi fa sentire sicuro. Noi tutti possiamo ottenere quello che vogliamo avendo forza di volontà e quando serve fare dei sacrifici, solo così possiamo arrivare in alto.


Giacomo Tarana
 

NOI

Sette anni di vita. Un laboratorio aperto, in continua evoluzione, che ha spinto a ritrovarsi ed avvicendarsi nel tempo centinaia di ragazzi, affascinati dall'idea di poter guardare il mondo e di darne ai lettori il proprio personale racconto. In queste pagine, il distillato di una generazione che prende la parola e chiede di capire a fondo la realtà. L'albero di Increscendo cresce ed i suoi rami guardano al cielo. 

LEARN MORE
bottom of page