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NARRANDO INCRESCENDO

Eccomi, cari lettori a narrarvi questo numero di InCrescendo.

Sì, narrarvi. Questo è ciò che il direttore deve saper fare: riuscire a raccontare, e allo stesso tempo far vivere, ciò che questo giornale è, trasmettere quelle emozioni che prova ogni singolo membro della nostra fantastica redazione. 

La redazione è una famiglia, letteralmente. Tutti diversi ma allo stesso tempo simili, accomunati da questo progetto; ci supportiamo l’un l’altro, e allo stesso tempo impariamo osservando l’altro. Questa famiglia si è da poco allargata, rendendo finalmente parte attiva ed integrante anche la piccola ma consistente redazione di Rivarolo Mantovano, che ci aveva sempre supportato da lontano, inviando i vari articoli, ma mai partecipando alle vere e proprie riunioni. Da quest’anno le cose sono cambiate, alla “stazione di InCrescendo” è arrivato anche il treno della redazione rivarolese, pronta a dare il proprio contributo e ad essere accolta da noialtri. 

La metafora del treno in copertina non è un caso: “Coincidenze… arrivi, partenze ed incontri”, la stazione per rappresentare tutti coloro che sono arrivati, che arriveranno e allo stesso tempo quelle persone che, come me, dovranno andarsene, per proseguire il proprio percorso. 

Un altro motivo per cui abbiamo scelto questa copertina è la “RIPARTENZA”. Stiamo tentando di ripartire, di riemergere da quell’abisso profondo che è stato questo periodo di chiusura e di tensione personale e sociale. Stiamo cercando di riabbracciare la normalità, per piccoli passi, e, molto lentamente, ce la stiamo facendo. Riunirsi quasi ogni mercoledì alle 14.30 via zoom per creare poi le stanze ed iniziare a riflettere attraverso un dispositivo, non sarà mai come ritrovarsi un pomeriggio a scuola e lavorare uno vicino all’altro, quasi spalla contro spalla. Io ho potuto assaggiare solo un po’ di quello che era InCrescendo prima del Covid, e non posso solo che esserne grata perché, seppure per un lasso di tempo molto breve, ho sentito le vere emozioni che si provano quando si lavora dal vivo con un buon gruppo. Ma posso sicuramente dire che la persistenza di questo giornale, nonostante tutti gli ostacoli che vi sono stati, dimostri quanto sia difficile, e quasi impossibile, scalfire una redazione sempre più compatta.

 

InCrescendo è una macchina di idee che non si ferma mai, continua ad andare avanti, alimentata dalla curiosità e dalla voglia di crescere dei ragazzi. Ed è proprio questo che ci contraddistingue: noi non riportiamo semplicemente gli avvenimenti che accadono attorno a noi; noi interpretiamo le attualità e ciò che ogni giorno sentiamo in giro, per poi tessere e cucire un nostro pensiero, una nostra riflessione. Tentiamo, attraverso le nostre possibilità e la nostra età, di creare un pensiero critico su notizie, fatti studiati in classe… per poi riportarli qua sul nostro giornale, rendendo quest’ultimo la nostra miniera di informazioni. 

InCrescendo è un giornale che raggruppa spunti, contenuti e tematiche che, esteriormente, sembrano non avere nulla in comune, ma di cui noi riusciamo a scovare anche il legame più profondo ed intricato. 

Come da tradizione, accanto ad una sintesi di avvenimenti locali ed internazionali che ci hanno colpiti particolarmente, in questo numero troverete varie rubriche in cui vi raccontiamo, a modo nostro, passioni ed ambizioni. Abbiamo ad esempio una rubrica legata allo sport, l’attività fisica è infatti comune tra i giovani, e se ci piace perché non parlarne? Una sezione legata alla musica e all’arte, che bisogna sempre coltivare poiché, a parer mio, sono la parte più raffinata di noi. Inoltre spesso la musica salva, se la si sa vivere, la musica può essere quello spiraglio di luce nel buio più profondo, il salvagente buttato in acqua mentre si pensa di affogare…

Infine abbiamo una rubrica che, secondo me, merita molta attenzione: “Giornate per riflettere”. Perché dedicare una parte a queste giornate in cui ci soffermiamo a riflettere su degli aspetti in particolare? Perché non lasciare questi articoli tra gli altri, ma dedicar loro uno spazio “privato”. Queste giornate sono spesso nate a causa di uno o più fatti avvenuti nel corso della storia, che sono stati ritenuti troppo gravi per non essere dedicato loro un momento di riflessione. Servono a tener viva la memoria, ad allenarla a non dimenticare, poiché ciò che siamo stati è in realtà ciò che oggi siamo, e basta il minimo passo falso per sprofondare nuovamente nella “nostra profondità”.

Infine, siccome ci piace menzionare anche ciò che non siamo riusciti a sviluppare in tempo, o che comunque non era diventato una nostra priorità, abbiamo anche la rubrica delle notizia in breve, piccole pillole, assaggi, di certi fatti che avevano attirato la nostra attenzione abbastanza da esser minimamente nominati, se non estesi. 

 

Spero di avervi fatto capire l’essenza di InCrescendo anno VII numero 1. Infatti non avrei potuto dirvi di più, poiché per farlo dovete sfogliare il nostro giornale. 

Grazie a tutti quanti, lettori e scrittori! 

Buona Lettura!

Ecaterina Gidioi

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