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IO, UN CILIEGIO IN FIORE  

 

 

La prima settimana di scuola media non si dimentica mai e la nostra professoressa di italiano e storia ci ha fatto conoscere noi e i nostri compagni, chiedendoci di paragonarci a un albero. Ho scelto il ciliegio perché è un albero bello, ha una chioma imponente, i fiori rosa o bianchi ricoprono i rami spogli d’inverno. In primavera l’albero mette colore a tutto ciò che gli sta attorno. In estate, su quei fiori colorati, spuntano frutti rossi dolci e succosi. In autunno i fiori cadono e l’albero così bello e maestoso si prepara per il freddo inverno; per questo mi assomiglia perché è un albero forte, mette allegria e gioia. Tuttavia, mi distinguo da lui per il fatto che non sono al massimo dello splendore come il ciliegio, soffro di allergia a mani e piedi e in estate, primavera e autunno mi si gonfiano occhi e labbra.

Il ciliegio, essendo un albero imponente, mi dà l’impressione di una pianta sicura di sé, proprio come me... le mie sicurezze si basano sull’organizzazione e l’attenzione, vorrei raggiungere l’obiettivo di ampliare le mie conoscenze e la mia cultura.

 

Ho sogni molto ambiziosi: da grande vorrei fare il medico, vincere il bisturi d’oro, fare strada nel campo della medicina e diventare famoso.

Io mi definisco un tipo simpatico, so ridere e scherzare, ma allo stesso tempo sono un bambino a cui piace studiare soprattutto scienze, storia e geografia.

Nel mio presente vedo felicità, sono pronto per andare avanti e proseguire il mio percorso scolastico con impegno. Mi piace organizzare le uscite con gli amici. Quest’anno ho abbondato il basket perché non mi piace più. Non so quale sport scegliere e non so nemmeno se farlo. Preferisco fare qualche giro in bicicletta. D’estate mi piace tantissimo nuotare e d’inverno sciare. Purtroppo, non posso fare corsi di nuoto in piscina per la mia allergia.

Traggo forza da me stesso, soprattutto, dalle mie sorelle e dai miei parenti e genitori che mi aiutano nei momenti di difficoltà a trovare la miglior soluzione ho un rapporto speciale con il nonno al quale confido tante cose. Il cambiamento non mi spaventa, di solito lo vivo bene. Noto differenze rispetto alla scuola primaria, sono riuscito ad adeguarmi al nuovo ambiente e alle nuove regole. Di solito lo affronto con entusiasmo

 

Edoardo Fazzi

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