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IL MEDICO CHE CURAVA LE STELLE

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Le mine antiuomo sono una vera e propria strategia di guerra adottata da alcuni paesi: consiste nel lanciare e distribuire su un territorio nemico migliaia di piccole bombe pronte ad esplodere quando qualcuno le calpesta o le raccoglie. La maggior parte di queste mine ferisce gravemente soprattutto i civili, bambini che giocano o adulti durante il lavoro nei campio durante gli spostamenti. Queste mine esplodendo, in alcuni casi uccidono, in altri rendono ciechi o privi di arti; questo provoca un enorme disagio sociale perché questi adulti e, in futuro questi bambini, non potranno diventare soldati e quindi proteggere il proprio territorio.Ma non potranno mai nemmeno prendere in mano una zappa, non saranno mai in grado di lavorare, tantissime persone mutilate avranno un impatto di lungo periodo sull’intera società. I paesi che ne sono più infestati sono l’Iraq, la Cambogia, l’Afghanistan, la Colombia e l’Angola che hanno fino a 800.000 tonnellate di ordigni inesplosi e 3,5 milioni di mine sono ancora presenti in Vietnam, paese in cui dal 1975 a causa dei micidiali ordigni, sono morte o sono rimaste ferite più di 100.000 persone. Quindi, anche se le guerre finiscono, queste armi “dimenticate” continuano ad uccidere o a ferire in modo molto grave. I bambini sono particolarmente esposti al rischio di essere feriti o uccisi dalle mine o da altri residuati bellici perché queste armi, piccole, colorate e di forma strana vengono spesso scambiate per piccoli giocattoli. L’85% di bambini feriti dalle mine muore prima di raggiungere l’ospedale e in molti casi, i ferimenti avvengono molto lontano da casa, senza che né i genitori né i parenti ne siano a conoscenza. Ci sono tantissime tipologie di mine ma quelle di cui maggiormente abbiamo sentito parlare sono i “pappagalli verdi” così chiamate da Gino Strada in un libro che ha proprio questo titolo, che descrive queste mine e le terribili conseguenze sui bambini. “Più bambini mutilati, meglio anche se ciechi, e più il nemico soffre, è terrorizzato, condannato a sfamare questi infelici per il resto degli anni. Più bambini mutilati e ciechi, più il nemico è punito, sconfitto e umiliato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E tutto ciò avviene dalle nostre parti, nel mondo civile, tra banche e grattacieli”. Nel cercare informazioni sulle mine antiuomo abbiamo incontrato dunque questo personaggio, Gino Strada chirurgo e fondatore di Emergency, morto il 13 Agosto del 2021.Emergency è un'associazione indipendente e neutrale conosciuta per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. È un personaggio che ci ha profondamente colpito di grande coraggio, molto generoso, che ha svolto la sua professione come una missione, che ha sempre voluto aiutare tutti gli oppressi e i feriti, di qualunque parte fossero, poco interessato al guadagno, molto interessato al bene dei più poveri, di chi non ha e non conosce i propri diritti, che vedeva nella guerra “la più grande oscenità che l’umanità ha mai inventato”.Vogliamo chiudere l’articolo con una frase tratta da un libro di Gino Strada “Buskashì - Viaggio dentro la guerra” e che condividiamo profondamente: “Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”.

Tommaso Giazzi

Gabriele Caleffi

Ilaria Sanguanini

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