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LA LEZIONE DI MIO NONNO

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Il 20 dicembre, in occasione della Giornata internazionale della solidarietà umana, ho avuto la possibilità di riflettere su questa tematica importante anche grazie a un’attività che ho proposto alla classe: raccogliere cibo in scatola per le persone più bisognose e recapitarlo presso l’Associazione San Vincenzo de’ Paoli di Bozzolo attraverso la disponibilità di mio nonno, Sante Granelli, da tempo impegnato nel volontariato. È stata secondo me un’iniziativa significativa perché, nel nostro piccolo, mi ha permesso di capire l’importanza di donare agli altri. Inoltre ho avuto modo di conoscere meglio mio nonno e la sua attività attraverso questa intervista.

 

Caro nonno Sante, o meglio Tino come tutti ti conoscono, raccontami qualcosa della tua vita prima di diventare un volontario del comune.

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Ho settant’anni, sono nato a Gussola ma vivo a Bozzolo da più di cinquant’ anni. Ho sempre svolto la professione di ambulante sui mercati vendendo abbigliamento per bambini e poi per la casa, fino ad arrivare alla pensione.

 

Quando e perché hai iniziato a fare il volontario?

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Ho iniziato a fare il volontario per caso. Una signora, amica di famiglia, aveva una nipote con delle disabilità.  La ragazza aveva bisogno di essere accompagnata a scuola tutti i giorni ma purtroppo in quel periodo c'erano pochi volontari e la signora mi aveva chiesto se potevo portala io. All'inizio trasportavo solo lei poi, poco dopo, si è aggiunto un altro ragazzo. In seguito mi sono dedicato al trasporto degli anziani che avevano bisogno di visite in ospedale. Con il tempo sono diventato referente dell’associazione Anteas e organizzavo tutte le uscite e i volontari. Quando c'è bisogno lo faccio ancora. I volontari quotidianamente intervengono per le mille esigenze di trasporto sociale, di consegna dei farmaci e di altre iniziative per le persone più bisognose. Oltre a gestire l'ufficio, al lunedì vado con un altro ragazzo che mi aiuta in un supermercato di Canneto dove ci danno tutti gli alimenti scartati per piccoli difetti, come la frutta ammaccata, oppure alimenti in scadenza che poi portiamo alla Società San Vincenzo de’ Paoli presso la parrocchia, dove viene controllata, smistata e poi data a chi ne ha bisogno.

 

È per questo motivo che ti hanno insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana?

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Esattamente. Il 2 giugno 2021, Festa della Repubblica, si è tenuta un’importante cerimonia all’interno dei saloni di Rappresentanza della Prefettura di Mantova. Il Prefetto di Mantova, il dottor Michele Formiglio ha infatti proceduto alla consegna di diplomi delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” conferite dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai cittadini mantovani che si sono particolarmente distinti per impegno civico e sociale, anche nell’ambito della gestione dell’emergenza sanitaria. Oltre a me anche un altro bozzolese, il signor Franco Sanni, ha ricevuto questo riconoscimento. Durante la pandemia ho aiutato molto il comune e le persone. In accordo con la farmacia comunale ho portato le medicine ai malati di Covid, ho fatto spese per persone purtroppo chiuse in casa, ho consegnato bombole di ossigeno. Purtroppo è stato un periodo molto brutto e c'erano più persone a chiedere aiuto. Di volontari ce ne sono pochi ma la gente che ha bisogno è tanta. Per fortuna ci sono anche ragazzi che si dedicano al volontariato.

 

Sono molto orgoglioso di mio nonno e del suo impegno per la nostra comunità. Questa attività mi ha permesso di conoscerlo meglio. Vorrei diventare come lui.

 

Zaltieri Davide

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