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SORRIDIAMO ALL'IMPERFEZIONE

Da sempre, nel corso della storia, la società ci impone dei canoni di bellezza che ci ostiniamo a rispettare e che ci portano a rinunciare a gran parte della nostra personalità. Uno di questi canoni è il sorriso smagliante da esibire davanti alla fotocamera e che molte volte non è reale, bensì usato solamente per esprimere un concetto che varia nel tempo.  

Fortunatamente, ad oggi, sono molte le aziende di moda che assumono modelli con queste caratteristiche inusuali, come il diastema dentale, ovvero lo spazio tra i due incisivi superiori. Infatti è stato per molti anni una specie di tabù, perché il concetto di bellezza è sempre stato caratterizzato da denti perfetti, così da dare una buona impressione sulla persona. Ovviamente crescendo in una società dove l’aspetto fisico è molto curato, siamo abituati a giudicare una persona in base ad esso. E sinceramente, ammettiamolo: l’aspetto esteriore per noi conta molto, non bisogna però considerare solo quello. Infatti potrebbe esserci una persona con un sorriso perfetto, ma che ha un carattere deludente. Viceversa, l’aspetto fisico potrebbe non rendere giustizia al fascino interiore di una persona. 

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Visto che siamo in un Paese dove il pensiero che gli altri hanno di noi ci pesa molto, il giudizio che certe persone ci danno, a volte, può convincerci a cambiare la visione di noi stessi. Molte volte però, se la percezione degli altri è negativa, siamo disposti a cambiarci, anche radicalmente, per ottenere una loro approvazione. Perciò dobbiamo stare attenti a ciò che diciamo e al modo in cui ci esprimiamo, poiché un fraintendimento del nostro pensiero potrebbe comportare gravi conseguenze su determinate persone. 

Un’altra cosa che ci influenza molto, sono i social e il modo in cui le persone, che prendiamo come esempio, si mostrano. Quando vediamo una foto in cui il soggetto pare quasi perfetto, desideriamo anche noi assomigliargli. Anche se non ci accorgiamo che in realtà questa perfezione è finzione, perché dovuta a filtri e ritocchi artificiali. Siamo quindi condizionati da una perfezione irrealistica, che non si può raggiungere in concreto. 

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“Quando rido ho 25 anni, quando sono triste ne ho 60.” Questa è una celebre frase detta da Victor Hugo, scrittore e politico francese vissuto nel periodo del Romanticismo. Questa frase rappresenta come la vivacità e le risate possano suggestionare la vita quotidiana di una persona. Una vita caratterizzata da queste emozioni, diventa una vita sana, felice e duratura. 

In conclusione consigliamo di abbattere questi muri che ci siamo costruiti da soli o che le altre persone ci hanno imposto, e di vivere la vita mostrando il proprio sorriso senza timore, anche se con imperfezioni. 

Gidioi Ecaterina

Canevari Caterina

Fanetti Emma

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